Che cosa si intende con il termine sicurezza sussidiaria? Cerchiamo di fare chiarezza attraverso questo articolo.
Sicurezza sussidiaria: che cos’è
Quando si parla di sicurezza sussidiaria si intendono tutte le attività che sono rivolte ad evitare dei danni alla fruizione libera di beni. Tali attività sono svolte da soggetti privati, ad integrazione di attività assicurate dagli ufficiali e dagli agenti di pubblica sicurezza. Più nello specifico, la sicurezza sussidiaria fa riferimento ad interessi che non sono primari e che, pertanto, non sono difesi da speciali poteri autoritari o coercitivi. Non vengono così assegnati alla forza pubblica ma a soggetti privati. Generalmente, chi si occupa di tutto ciò è un soggetto chiamato “guardia particolare giurata”, oppure istituti di vigilanza privata e di investigazione privata.
Sicurezza sussidiaria: i requisiti della guardia giurata
La guardia particolare giurata, altresì chiamata più semplicemente con il termine di guardia giurata, per esercitare il proprio lavoro deve rispondere a determinati requisiti. Soltanto in questo modo potrà ottenere l’autorizzazione del Prefetto secondo ciò che disciplina l’articolo 138 del TULPS.
La guardia particolare giurata dovrà, quindi, essere un cittadino italiano oppure di uno Stato membro dell’Unione europea e avere raggiunto la maggiore età. Deve saper leggere e scrivere, non aver riportato condanne per delitti, essere una persona di buona condotta morale, essere munito di carta di identità ed essere iscritto alla Cassa Nazionale delle Assicurazioni Sociali ed alla Cassa degli infortuni sul lavoro. Si possono chiamare anche incaricati di pubblico servizio, ma non possono essere agenti di polizia giudiziaria: ad esempio, non possono circolare con le manette.
Differenza tra sicurezza sussidiaria e sicurezza complementare
A tal proposito, occorre fare una distinzione tra la sicurezza sussidiaria, che abbiamo già argomentato, e quella complementare. Per complementare si intende un ruolo più marginale del servizio, di integrazione rispetto ai compiti affidati allo Stato. Significa, pertanto, che tale attività si può svolgere ad integrazione di quella assicurata dalla forza pubblica.
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